sabato 1 ottobre 2011

Cementificare Cementificare Cementificare, Preferisco Il Grigio Al Verde Ondeggiare

(Poesia custodita nel Diario Segreto del Sindaco)


L’amministrazione in questo fine mandato sembrerebbe sempre più attenta alle esigenze delle ditte costruttrici che a quelle dei cittadini (alcune esigenze erano segnalate nell’ultimo comunicato inviatovi). Negli ultimi consigli comunali, i punti più importanti su cui si è discusso, sono stati esclusivamente quelli che hanno trattato di varianti per costruire, quindi di cemento, cemento e ancora cemento.
Le ultime in ordine di tempo sono la Variante all’area Ruffini e la variante per l’area dei Bidoni Ex Ip.

Facciamo un attimo la cronistoria dei Bidoni Ex Ip :
Come si evince dalla delibera di consiglio n. del 28 ottobre 2005:
- Prima del 2000: I bidoni potevano essere demoliti.
 Dopo il 2000: Sono stati salvaguiardati perchè “Memoria Storica”. Quindi vi si poteva realizzare esclusivamente: “attrezzature per lo spettacolo, attività ricreative di ristoro e di svago, impianti sportivi e simili”.
- Nel 2005 vi è stato un ampliamento di destinazione d’uso, giustificando le modifiche perché di lieve entità... salvaguardando così (dalla delibera) la “memoria storica”…
Nel 2011 Si approva la realizzazione di 3 palazzi da sette piani… e tanti saluti alla tanto decantata “Memoria Storica”

Domande che ci vengono spontanee:
- Era forse un obbiettivo prefissato già da tanto la costruzione degli appartamenti?
- Il loro abbandono è stata una strategia per far stancare i cittadini, e portarli ad accogliere come una “salvezza” questa ulteriore cementificazione?

Prendiamo ora il quartiere Valtesino, quasi completamente privato del verde: si continua a costruire come se il Verde fosse un nemico da abbattere, da cancellare, da debellare. Pensare poi che nel quartiere Valtesino, non vi è nemmeno una struttura per far giocare i bambini in completa sicurezza, esigenza questa, espressa da anni dal quartiere. Chi ci segue sa come è andata a finire la storia…: il Sacerdote della Parrocchia Madonna della Speranza ha dovuto provvedere con le proprie forze e con il sostegno di quanti generosamente vorranno contribuire affinché il quartiere sia dotato di uno spazio sicuro.
Non ci si può nascondere dietro la crisi per continuare a martoriare il territorio. Chiudiamo con una frase tratta dal libro “La Colata, Il Partito del Cemento” (lo scorso anno l’abbiamo regalato al Sindaco): "Fermare il consumo di territorio non significa mica fermare l'edilizia... anzi, dal recupero dell'esistente si creano molti più posti di lavoro che con le opere faraoniche... Il recupero di tanti angoli piccoli o grandi del bel paese, creerebbe migliaia di posti di lavoro per artigiani, stuccatori, elettricisti, idraulici, termotecnici, piastrellistri, carpentieri". Puntiamo sul recupero delle aree, invece di cementificarne di nuove.

Sede: Piazza Carducci 12 Aperta tutti i lunedì dalle 21.30
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