lunedì 18 gennaio 2010

Cartellone In piazza: Vie Sbilenche, sperpero di denaro, bandi di concorso...

Nel cartellone di domenica 17 gennaio nelle piazze Fazzini e Carducci abbiamo presentato 5 Tematiche:
1) Le luci del parco ciclistico Daniela Carise (nella zona di tesino Village che dall’inaugurazione rimangono accese tutte le notti, benché il parco a tutt’oggi sia chiuso e non fruibile dai cittadini) e domandiamo chi paghi per questo sperpero se:
- L’assessore ai lavori pubblici? (informato sui fatti il 22 dicembre)
- L’assessore all’ambiente?
Che spreco di energia!
2) Domandiamo ai cittadini se l’amministrazione comunale ci voglia far conoscere nel mondo non più come la perla dell’adriatico ma bensì per avere la “Via più sbilenca d’Italia”. Infatti Il comune ha rilasciato il permesso di costruire facendo si che venisse fuori una via all’inizio (da marciapiede a marciapiede) larga 7,42M. e alla fine 5,95M., cioè di 1,47m. più stretta. Per fortuna che siamo nel 2010!
(Anche al tempo dei romani le facevano dritte). La via si chiama Via F. Perozzi.
3) Inseriamo nel cartellone un pezzo di Pier Giorgio Camaioni sul ripascimento da titolo “HO VISTO BANCONOTE GALLEGGIARE…”, molto simpatico ed eloquente, lo troverete sotto, vi consiglio di leggerlo.
4) Rendiamo noto che sono in arrivo dei bandi di concorso per due posti: Uno da Operaio specializzato pluriservizi - muratore e uno da Collaboratore servizi amm.vi e contabili, tempo indeterminato da 18 ore settimanali. Vi terremo aggiornati per chi volesse partecipare. Ma soprattutto chi sarà assunto? Naturalmente il più meritevole
5) Chiudiamo con la convocazione della nostra assemblea annuale dell’associazione che si terrà venerdì 22 gennaio alle 21, presso i lunedì al sole, zona stazione, vicino al’ex biblioteca comunale. I cittadini sono invitati a partecipare.

Passateparola.

HO VISTO BANCONOTE GALLEGGIARE…

….A sud di Tesi’. Un mare di soldi. Vicino a riva, ben al di qua delle scogliere. Stranamente tutte banconote da 20 euro, quasi invisibili in acqua, per via del loro colore azzurrigno.
La mareggiatella sta finendo. Sono solo. Ma con la bici, ca…. Non con la macchina, ca…. Non col furgone, ca…. Solo! D’un balzo supero lo schifoso “gradino” di sabbia nera. Attraverso il bellissimo crocchiante tappeto di sassi biondi. Mi butto in acqua. Smanacciando ne arraffo quanti più posso. Sgusciano, ca…., ma devo essere veloce e delicato, sennò i biglietti da 20 si strappano. Mi fradicio. Fa freddo ma non lo sento. (…)
Conto in automatico. Ca…. che culo: 9.287 banconote, 185.740 euro. Ma tra le onde ce ne saranno dieci volte tanto, ca…. Riempio a morte le borse della bici, le tasche dei jeans e del giaccone, ogni anfratto. Corro a casa, simulando indifferenza. Asciugo i soldi con scottex e phon, per la prima volta mi esibisco al ferro da stiro. Doccia. Poi di corsa (sempre con indifferenza) in banca dal direttore.
Mimmo (Il direttore di Banca), dico, verso tutto.
Ca…, dice lui. (…)
Gio’, ‘nse po’ fa’, ‘sti soldi non valgono un ca…. Le sabbie nere se li so’ mmagnati, gli euri. Tutti. (*)
(*) Piangendo li butto nel cassonetto “carta e cartoni”, ma ‘n so’ boni manco per la differenziata. Mi resta la febbre… PGC

sabato 9 gennaio 2010

LA BELLEZZA


Prima delle Mareggiate

Prima delle mareggiate 2

Dopo le mareggiate



Dopo le mareggiate 2





Cos’è la bellezza?
Un tratto di spiaggia lungo 650 metri, naturale, caratteristico del nostro paesaggio, dove le persone d’estate, riposavano sotto le TAMERICI ed osservavano il mare.
Era stupendamente selvaggio (i sassi chiari di fiume, la vegetazione aspra e spontanea , niente cemento) era bello così.
Quando il mare si sfogava non succedeva niente, durante le mareggiate si andava lì a guardare, ad ascoltare il mare, a respirare forte, a farsi trasportare dal vento.
Oppure è Bellezza:
Vedere la violenza dell’uomo modificare un paesaggio?
Accumulare sabbia nera dove non c’è mai stata?

A tutt’oggi abbiamo un solo dato inconfutabile, il costo dell’intervento, circa 2 milioni di Euro.


UNO SPUNTO PER RIFLETTERE
… uno sale qua sopra e potrebbe anche pensare che la natura vince sempre, che è ancora più forte dell’uomo e invece non è così… in fondo tutte le cose, anche le peggiori una volta fatte, poi trovano una logica, una giustificazione per il solo fatto di esistere… fanno case “schifose” con le finestre in alluminio, i muri di mattoni finti… i balconcini… la gente ci va ad abitare, ci mette le tendine, i gerani, la televisione e dopo un po’ il tutto fa parte del paesaggio, c’è, esiste, nessuno si ricorda più di come era prima.
Non ci vuole niente a distruggere la bellezza… Bisogna ricordare alla gente che cos’è la bellezza aiutarla a riconoscerla a difenderla…
http://www.youtube.com/watch?v=b5cZlvjssNI
Tratto dal film “I cento Passi”